sabato 10 giugno 2017

Andrea studia da grande, per Pierluigi ancora una beffa

Il penultimo capitolo della nostra rubrica arriva ai margini della zona promozione, con il quarto posto di Andrea e il podio, mai così amaro, di Pierluigi e Roberto. Se era difficile trovare un punto in comune tra l'annata di Manuele / Davide ed Alessandro, lo è ancora di più farlo per queste due squadre. Andrea, voluto fortissimamente in questa lega dal sottoscritto, ha rispettato in gran parte le grandissime attese nei suoi confronti. Era al debutto, e dopo un avvio di stagione un pò difficile dovuti ai fisiologici problemi di ambientamento, ha avuto un percorso di crescita continuo e inarrestabile, che dall'ottava posizione lo ha fatto risalire fino ai margini del podio. Andrea ha confermato così tutte le qualità e le potenzialità che avevamo intravisto nell'altro fantacalcio a cui partecipai, il Fanta PR. Carattere, costanza di rendimento, ottima confidenza con i punteggioni: le caratteristiche per un radioso futuro ed una grande carriera ci sono tutte: inutile dire che il prossimo anno questo talento sarà in pole position per la lotta alla vittoria. Ma per una che si appresta a fare il salto di qualità, ce n'è un'altra che fallisce l'ennesima occasione di compierlo. E' davvero amaro e deludente il bilancio per Pierluigi e Roberto, che per il secondo anno consecutivo mancano l'attesissimo appuntamento con una promozione che sembra davvero diventata un taboo. E se lo scorso anno la rabbia non era tanto per quello fatto vedere sul campo (dopotutto erano sempre stati costretti ad inseguire) ma per il fatto di essere stati battuti in volata dal cugino Emanuele, quest'anno invece c'è davvero la sensazione di aver buttato al vento l'occasione della vita. Perché la squadra era davvero ottima, e per gran parte della stagione ha dominato questa Serie D, prima di sciogliersi sul più bello sia in Coppa Dilettanti che in campionato. A condannarli è stata l'exploit incredibile dei giovanissimi Paolo e Antonio, insieme all'imprevedibile ritorno di Giorgio e Stefano DL che, sulla scia delle imprese in Coppa Italia, hanno ritrovato vigore ed energie: quelle che sono mancate ai due presidenti di questa D. Una Serie D che ormai da troppi anni rappresenta la loro casa e che a lungo andare, rischia di diventare una vera e propria prigione. In questo momento la rabbia è davvero tanta, ma c'è una estate intera per metabolizzare quanto accaduto; e ad agosto, ai nastri di partenza di una nuova stagione, loro saranno ancora lì, pronti a riprovarci.

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